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IDC #107

Aggiornamento: 8 giu 2022

IDC PADI e IE PADI... due parole che a tutti i professionisti della subacquea scatenano sensazioni dalle più disparate!


IDC #107... Francesco e Alessandro si sono cimentati in questa esperienza, il primo per coronare un sogno, quello di insegnare, mentre il secondo come step necessario dopo un lungo periodo di mancato insegnamento e allontanamento dalla subacquea!


Ecco cosa scrivono di questa loro esperienza! Buona lettura!


Francesco: "Voglio fare il corso istruttori!" Tutto iniziò così

… Ero a pranzo con la mia dolce metà a Lampedusa, alla fine della nostra luna di miele “COVID”, due settimane eccezionali di immersioni in due paradisi terrestri come Ustica e Lampedusa appunto! Le prendo la mano e le dico “Voglio fare il corso istruttori!” Subito telefonata a Claudio che non capisce immediatamente quello che volevo dirgli e alla fine tira un sospiro di sollievo perché pensava che volessi lasciare l’ASD.


Era Ottobre, adesso passiamo al 17 febbraio, il mio primo contatto con il PADI CD Alberto Rota per ricevere le indicazioni per partecipare all’IDC #107, che alla fine non si rivelerà solamente un numero ma qualcosa che non dimenticherò mai più nella vita!


Le lezioni online, dettate dalla condizione dell’emergenza sanitaria, ci hanno accompagnato da marzo fino a fine maggio; eravamo in un contesto familiare, le nostre mura domestiche, chiudevi il PC, mettevi in ordine un po’ di idee e poi ti dicevi “Ci penso la prossima volta!”, ma il 3 giugno era dietro l’angolo!


“Buongiorno ragazzi, benvenuti al vostro IDC” tutti in aula con Alberto che ci accoglie, sei sconosciuti (o quasi visto che io e Alessandro ci conoscevamo, anche se da poco, perché anche lui adepto di DTA) e via 4 giorni di studio, acqua, studio e ancora acqua! La classe divisa in 2 gruppi, io finisco nel gruppo gestito dal PADI CD Max Gallino, insieme a Giorgio e Alessandro; Alberto invece prende gli altri 3 del #107, Sergio, Carlo e Lisa.


4 giorni che mi hanno cambiato la vita, mi hanno fatto vedere tutto da un’altra prospettiva, capendo dinamiche che prima erano solo automatismi senza un apparente significato, 4 giorni che mi hanno fatto capire che quel “Voglio fare il corso istruttori” non era solo un desiderio, ma una necessità, una necessità dettata dalla voglia di trasmettere la mia passione, parole che oltre ad averle sentite dentro di me le ho sentite ripetere nel giorno di inizio del ‘IE da Marco Mancinelli, il nostro valutatore! Li mi sono detto “Ok ce la posso fare, ok ce la devo fare!!”. Alberto e Max due colossi! Ci siamo completamente abbandonati ai loro insegnamenti, e al de-briefing finale del IDC, tirando le somme Max mi diceva “Fra per te non vedo nessun problema nel superare l’IE!” Ma Max… sai che quel 2 in AC per la dimostrazione della CESA non lo dimenticherò mai più? E caxxx la CESA la farò sempre a regola d’arte… anche se Juri (IDC Staff) mi conterà le piastrelle e mi dirà che non sono proprio 9 metri ma sono 8 metri e 20!


E che dire dell’IE, due giorni nei quali “quelli del #107” hanno fatto scintille… si… ma per la tensione che c’era nell’aria però! All’apertura dei lavori vedere proiettata la scritta “rilassatevi” in me ha ravvivato la fiammella dell’ansia che si stava placando! Ma alla fine si, il gruppo c’è stato e ognuno di noi ha fatto la sua parte, inutile e indescrivibile quello che ho provato in questi giorni tra IDC e IE, sono emozioni, sentimenti, stati d’animo che bisogna vivere sulla pelle fino al momento in cui, scoppi dentro nel momento in cui il valutatore al termine del de-briefing delle AL ti dice “Congratulazioni, ottima lezione, benvenuto nella famiglia degli Istruttori PADI”, e via andare!


Un grazie speciale va a mia moglie Marta che mi ha “sopportato” in questo periodo e per tutti questi mesi, alla quale chiedo scusa per essermi “assentato” mentalmente per dedicarmi appieno per questo percorso.


Un grazie eccezionale va a Max e Alberto e a tutto lo staff, Juri, Frank e Sergione che mi hanno preparato e supportato nella preparazione all’IE.


Un grazie particolare a chi subacqueamente parlando mi ha formato, fatto crescere e spinto in questo percorso, e a tutta Diver Team Academy che adesso non solo da Vice Presidente ma mi dovrà sopportare anche da Istruttore!


E un grazie doveroso e sentito con il cuore va a tutto il #107! Sergio che durante la lezione era capace di venderti un fustino del Dash, Alessandro che briefing-debriefing-lezioni erano praticamente arringhe da tribunale, Giorgio che con la sua penso “calma apparente” secondo me avrebbe distrutto il mondo, Lisa che ha sempre cercato conforto nelle sue intuizioni che comunque erano sempre azzeccatissime e infine Carlo, che alla sua veneranda età si è messo in discussione per diventare un istruttore, del quale non dimenticherò mai l’abbraccio avuto alla notizie che i test scritti erano andati bene per tutti!


Perché fare un PADI IDC e diventare un istruttore? Io adesso lo so… ora tocca a voi rispondere!


Alessandro e Francesco

Alessandro: "La voglia di tornare ad insegnare questa passione mi ha dato la forza"

Ebbene sì, dopo più 20 anni dal mio primo IDC ed esame istruttori “mamma PADI”, a causa di un mio lungo fermo come istruttore, mi ha obbligato a rimettermi in gioco.

Non avrei mai pensato che un giorno, ormai passati i 56 anni, sarei tornato a fare ciò che già all’età di 34 anni trovai duro e faticoso.


Ma la voglia di tornare ad insegnare questa passione mi ha dato la forza ed il coraggio di rimettermi in gioco ed affrontare nuovamente questo massac…. heem esperienza.

Durante il corso la voglia di suonare la campana del “disonore” è stata tanta, l’attrezzatura inadeguata (devo ancora capire se è il neoprene che si restringe o se sono io che mi allargo), lo stress del tour de force e la fatica fisica a cui eravamo sottoposti, più di una volta stavano per dare il colpo di grazia.


Ma essendo cocciuto ho tenuto duro!

La vera forza per andare avanti è però arrivata da più fronti:

un gruppo di “colleghi” fantastico ed uno staff eccellente hanno fatto si che tutto sembrasse facile.


Man mano che la data dell’esame si avvicinava la tensione veniva meno, i vecchi ricordi da istruttore riaffioravano e la fatica lasciava posto all’adrenalina.

Il gruppo candidati, all’inizio dei perfetti sconosciuti (tranne che l’amico Francesco,) si era affiatato durante il corso

- riunioni clandestine per trovare delle tecniche atte “confondere” l’esaminatore (il quale le ha prontamente disinnescate),

-suggerimenti a gesti e sguardi durante le lezioni o gli esercizi

- il ripasso delle lezioni in casa con Francesco, entrambi in mutande (e non è un bello spettacolo 😊)


Tutto veniva utile per l’ultimo atto….l’I.E


Le acque della piscina e del lago di Lecco, “nemiche” nei giorni del corso, durante l’esame mi guardavano benevoli, come a dirmi “sei arrivato fin qui …. Ce la farai”

Le critiche costruttive dei direttori di corso (Max e Alberto) i consigli dei ragazzi dello Staff (Juri e Frank) e quelli che tra noi “allievi” ci si scambiava durante i momenti di pausa (pochi) risuonavano nella mia testa durante l’esame.


Tutto, durante l’esame, diventò facile e immediato come fosse una normale immersione di addestramento “istruttore - allievo “.

Concludo questo breve (?) racconto di questa esperienza col dirvi che l’emozione provata quando il nostro esaminatore mi disse “complimenti, bentornato nel mondo PADI” non ha eguali….. e non mi vergogno a dire che una lacrimuccia in quel momento ha fatto capolino dai miei occhi.


E in stile PADI (educazione continua) vi consiglio, un giorno di affrontare questa esperienza magnifica che tanta fatica costa ma tanta soddisfazione rende.


Un grazie lo devo a tutti, allo Staff di Acqua sport, all’esaminatore ed ai colleghi, ma soprattutto a tre persone distinte va il mio più grande ringraziamento:

· Claudio il nostro Boss, per avermi accettato nella comunità di Diver Team Accademy ed avermi prestato il materiale per affrontare il corso e l’esame

· Francesco, mio compagno di corso e compagno di stanza che mi ha sopportato per dei lunghissimi giorni

· Monica, per avermi fatto riavvicinare dopo 20 anni al mondo della subacquea.

Grazie a loro, di nuovo in teaching status, posso ricominciare a trasmettere ad altri ciò che provo ogni volta che mi immergo…. questo è il regalo più grande che mi si potesse fare per il mio 56 esimo compleanno.




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